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17.10.2023
Articolo

Social e influencer: guida veloce per brand in crisi

9 minuti

Perché non considerare i talent per la tua prossima campagna digital? Ecco qualche consiglio per iniziare al meglio

Lo sappiamo, i social media hanno rivoluzionato il mondo della comunicazione e il rapporto tra brand e persone, modellato il linguaggio di intere generazioni e aperto opportunità lavorative che qualche anno fa sarebbero sembrate assurde. 
Una delle figure “partorite” dai social è proprio quella del Content Creator (o Influencer, o Talent): micro influencer, celebrities, grandi o piccoli d’età, nati online o divulgatori e professionisti nella vita di tutti i giorni, comici, sportivi, dottori. C’è chi parla di sostenibilità, chi di armocromia, chi condivide ricette, chi si riprende mentre gioca ai videogiochi e via dicendo. Il mondo dei creator è vario come è varia la società in cui viviamo, ognuno con la propria area di competenza, la propria storia, il proprio modo di parlare e le piattaforme che preferisce utilizzare. Tutte persone che sono riuscite con il tempo a trasformare un hobby in un vero e proprio lavoro, e non solo! Grazie alla fama acquisita sul web (e al supporto dei fan), molti creator hanno colto l’opportunità di ampliare il proprio business: c’è chi ha scritto libri, chi ha fondato il proprio brand, chi addirittura oggi lavora in tv!
Il segreto del loro successo è l’empatia, la relazione speciale, quasi personale, che creano con i propri follower. Il pubblico vede questi talenti come dei veri e propri amici: tra i due si instaura un rapporto di fiducia, rispetto, affetto e trasparenza che col tempo può solo che crescere.

Talmente intrinsechi nel funzionamento dei social stessi che è nata una divisione tutta per loro: il tanto amato e controverso Influencer Marketing. 
In questo contesto, gli influencer diventano la nuova vetrina pubblicitaria che i brand utilizzano per farsi conoscere, amare, apprezzare. E funziona proprio grazie al rapporto caldo e personale che intercorre tra creator e community, rapporto che solo pochi brand possono dire di avere con i propri clienti (vedi i rari “love brand”). Che siano YouTuber, TikToker, beauty influencer o food creator, rappresentano una risorsa per far parlare del tuo brand, e per raggiungere pubblici non solo numerosi ma anche molto eterogenei. 
 

Come scegliere gli influencer? 

Come cambiano i talent in base alla piattaforma? E come possiamo sfruttare la loro visibilità?

Ogni piattaforma ha le proprie funzionalità e le proprie “regole di gioco”: gli influencer sono esperti nel riconoscerle e adeguare il proprio approccio e linguaggio in base a queste. Abbiamo preparato una mini guida per ogni piattaforma, per trattare pregi, punti di forza, insidie e best practice di ognuna! I primi due sono i grandi colossi dell’influencer marketing: Instagram e Youtube. Qui sono nati i primi “creator” riconosciuti come tali, e i primi contenuti in collaborazione, quando ancora non esistevano direttive e legislazioni riguardo gli adv online. La seconda coppia tanto spaventa le aziende perché considerate più lontane e “da giovani”. Più passa il tempo più sembrano oscurare gli altri social e dettare le nuove regole di navigazione. Parliamo proprio di Tiktok e Twitch, così a fine guida nessuno potrà darti del boomer! (anche se, se non hai mai sentito Twitch, sei veramente un boomer) ❤️

Gli influencer di Instagram

Il social da cui tutto è nato 🐣

Culla e campo di battaglia della maggior parte degli influencer. Instagram è ormai diventato il porto sicuro di chi vuole incorporare i talent nelle proprie strategie di marketing, portando però un enorme sovraccarico di sponsorizzazioni e una forte competizione anche tra aziende di industries opposte. Come differenziarsi? 👀 

Social influencer Instagram

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1) Punta a fidelizzare i creator stessi 

Capita che gli influencer menzionino un brand al di fuori del contratto di collaborazione. Una PR box ricercata, una lettera scritta a mano, un prodotto personalizzato: piccoli gesti che rendono il rapporto talent-brand ancora più speciale. In questo modo il talent sarà portato a parlare spontaneamente di te e della sua esperienza positiva, generando contenuti genuini (addirittura gratuiti). 💌 

2) Non dimenticarti dei microinfluencer! 

La relazione tanti followers = tante vendite non è sempre fedele. Anzi! Chi ha un pubblico tanto vasto tende ad essere una mezza celebrità, e ad avere un livello di engagement più basso rispetto a quei piccoli creator che danno maggiore attenzione alla loro community e trattano tematiche più specifiche. Spesso lavorare con più influencer di nicchia risulta essere la strategia vincente! 

3) Considera i “pacchetti” di influencer 📦 

Oggi le figure del web si conoscono tra loro e stringono rapporti sia nella vita privata che in quella lavorativa: vanno a pranzo insieme, creano contenuti in collaborazione, lavorano con gli stessi brand, partecipano agli stessi eventi. Questo, oltre ad aumentare l’empatia, favorisce la commistione e la condivisione di community. Infatti gli utenti spesso seguono un “pacchetto” specifico di influencer (se sei fan di uno, ti piace anche l’altro), cosa che i brand possono sfruttare: permette di capire con più immediatezza cosa funziona, cosa può piacere ad una certa fetta di pubblico, e a raggiungere più utenti collaborando con un influencer solo (o ad avere una copertura totale collaborando con tutto il 📦 insieme!).

Gli influencer di Youtube

Il social senza tempo 🫶🏻

Youtube VIVE grazie ai propri creator. Sono gli youtuber stessi a fare la piattaforma, che rimane attuale e rilevante proprio perché propone una forma di intrattenimento unica: video (anche tanto) lunghi, che spesso sono usati come una sorta di podcast, tenuti di sottofondo mentre ci si occupa di altro. 

Social influencer - Youutbe

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1) Gli utenti sono già iscritti: basta colpire la nicchia giusta e il gioco è fatto 🚀

Più che scoprire nuovi canali, su YouTube si seguono gli youtuber a cui si è tanto affezionati. I creator hanno una vera e propria fanbase che aspetta il giorno di pubblicazione del proprio youtuber preferito. Un forte senso di community accomuna gli utenti, e un grande amore nei confronti del creator in questione. Collaborare con il giusto creator significa colpire una bella fetta del suo pubblico! 

2) Tranquill*, la sponsorizzata su YouTube non fa paura! 

Spesso i video partono dalla collab stessa, come ad esempio succede nel mondo tech e in quello beauty, in cui la collaborazione richiede un’implicita recensione del prodotto e video dedicati. Gli utenti sono solo felici di avere nuovi contenuti da guardare (per di più su prodotti/servizi di cui sono probabilmente interessati). Bisogna poi contare che gli youtuber sono ormai esperti e scelgono collaborazioni che si addicono alla loro persona, che non risultano fuori luogo o pesanti per le loro amate fanbase. 

3) Lascia spazio all’immaginazione dei creator 

È la regola base per ogni campagna di influencer marketing efficace, ma su YouTube in particolare! Gli youtuber infatti si sbizzarriscono, e creano vere e proprie scenette simili a spot pubblicitari particolarmente coinvolgenti. La sponsorizzazione diventa un momento che i fan attendono con curiosità e apprezzano nella sezione commenti. L’ultima cosa che vuole vedere l’utente è una collaborazione forzata, o un palese script dato dal brand, quindi libertà! 🧚🏻‍♀️

Gli inluencer di TikTok 

Territorio indiscusso della Gen-Z 🍿

Su TikTok siamo tutti (potenziali) creator: non serve essere famoso o avere seguito perché il tuo video diventi virale. I TikToker sono nati proprio così, persone che si sono messe in gioco e hanno iniziato a parlare di sé, delle proprie passioni, delle proprie esperienze, cavalcando con successo le tendenze del momento. I tratti che distinguono la piattaforma sono interscambio, trend e divertimento POSITIVO. 🌈 

Social influencer - TikTok

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1) Non pensare che sia una piattaforma solo per giovani! 👶🏽🤠👵🏻 

All’apparenza sembra un social per giovani, ma in realtà TikTok presenta un’audience variegata e bilanciata: si trovano persone di tutte le età! Quello che rende la piattaforma radicalmente Gen-Z coded sono il suo cuore valoriale, i suoi linguaggi e le “regole del gioco”. Comunicare su TikTok richiede autenticità, spontaneità, identità, in un modo di comunicare veloce, senza filtri, vero. Una particolarità del social è ad esempio la sezione commenti, in cui utenti che non si conoscono si consigliano, spronano e incoraggiano a vicenda! 

2) Listening fondamentale: stai attentə ai trend ed ascolta la community, perché gli insight sono sempre dietro l’angolo. Stare al passo con gli ultimi (infiniti) trend e sapere di cosa parla il pubblico è essenziale. Anche la sezione commenti non è da sottovalutare: qui si generano nuovi contenuti e nascono interazioni anche tra fandom diversi. In più, spesso succede che su TikTok si generino conversazioni spontanee su un particolare prodotto/servizio e il brand DEVE saperlo sfruttare (gli utenti se lo aspettano). 🤓 

3) Affidati a chi conosce le regole del gioco: Le regole di TikTok sono talmente specifiche e particolari che il metodo più efficace per avere successo è affidarsi ai tiktoker. I pochi brand che si cimentano nella creazione propria di contenuti riuscendo (per ora) a rimanere rilevanti propongono una comunicazione azzardata e strettamente legata ai trend del momento, poco replicabile dalla maggior parte delle aziende. Per questo, la best practice per una campagna incisiva è dare spazio ai creator, sfruttare la loro visibilità, ma soprattutto la loro conoscenza della piattaforma e degli strumenti a disposizione su TikTok

4) Don’t worry, l’algoritmo di TikTok è sempre spot-on 🎯 

TikTok sa benissimo cosa ti interessa e cosa ti piace seguire. Certo può spaventare, ma è uno degli elementi di forza della piattaforma: in questo modo ognuno ha contenuti personalizzati e rilevanti, e vive l’intrattenimento in modo esclusivo. Come lo sfruttiamo? Semplicemente lasciandogli fare il suo lavoro. Il tuo contenuto arriverà a chi potrebbe esserne interessato. La tua sponsorizzata raggiungerà chi consuma quel tipo di prodotto/servizio o lo sta cercando. 😮‍💨

Gli influencer di Twitch

Il colosso silenzioso 🤫🥷🏻

Non solo gaming ma anche eSport, cosplay, ASMR, performance musicali, cucina: le community di Twitch sono davvero varie. Le live streaming e la possibilità di interagire direttamente con i creator creano un senso di appartenenza unico, e condividere le proprie passioni non è mai stato così coinvolgente

Social influencer - Twitch

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1) Esiste anche Twitch! Zitto zitto Twitch sta facendo numeri da record. Poco calcolato e poco conosciuto dai brand, permette una permeazione efficace, soprattutto per alcune nicchie di mercato. Sponsorizzazioni in diretta, eventi interattivi, contenuti di marca: le opportunità e le tipologie di promozione sono diverse, basta scoprirle! 🦖 

2) Le community sono già estremamente appassionate e coinvolte 🤩🤯 Gli streamer coltivano vere e proprie fanbase legate a giochi, interessi, hobby, che seguono il creator soprattutto per la loro autenticità. Sembra uno spreco non approfittare di fan tanto dedicati. Non solo, gli appassionati di Twitch rimangono online per ore, regalandoci diverse possibilità per cogliere la loro attenzione. 

3) Carpe diem: è un territorio ancora poco inesplorato (per ora!). Sono ancora pochissimi i brand che si servono di questa piattaforma emergente. Sii il primo della tua Industry a spopolare! 🏄🏽‍♀️

✨bonus✨

Gli influencer di LinkedIn 

Il social del mondo del lavoro

Sì, esistono gli influencer anche qui! Le top voices selezionate dalla piattaforma stessa, sono professionisti di background e competenze differenti, accomunati dalla passione per la divulgazione e il dibattito. Esempi di tematiche approfondite sono il lavoro, l’economia, la scuola, la consapevolezza sulle minacce informatiche. 

Gli influencer di LinkedIn sono quindi veri e propri professionisti del loro settore, e per questo le loro opinioni sembrano avere un peso maggiore rispetto a quelle dei creator di altre piattaforme. Non solo, spesso queste voci sono seguite da CEO, CMO, CFO, e altri team leader, e una loro menzione significa farsi notare da occhi importanti del mondo del lavoro. 

LinkedIn rimane un mare poco navigato, perché non essere i primi a puntare sui creator di questa piattaforma? 

Come scegliere gli influencer giusti: alcune considerazioni

Oggi l’influencer marketing è forse la strategia di web marketing più efficace per raggiungere gli utenti, a patto che la collaborazione appaia autentica e genuina, e che il prodotto/servizio sia valido. Se stai pensando di includere i talent nella tua prossima strategia di comunicazione è fondamentale conoscere lo spettro delle piattaforme a disposizione, viste le differenti forme di linguaggio e le tipologie di utenti presenti. 

Occorre chiedersi: 

1) Come vogliamo comunicare? Quale modo di comunicare vogliamo far nostro? 

2) Dove si trova il nostro target? Quali creator segue? A quali tematiche è legato? 
Non dobbiamo dimenticarci di: 
1) Non aver paura di esplorare! 🪐 Quante campagne di influencer marketing simili abbiamo già visto? Ricercare idee originali, nuovi trend, nuovi insight, modalità di collaborazione sempre fresche e seguire gli aggiornamenti delle piattaforme stesse è fondamentale. 
2) Lasciarli liberi questi creator! Sono loro a conoscere profondamente le loro community e i contenuti che funzionano. Non limitiamo la loro immaginazione 🎨💫 
3) Non bisogna per forza spendere un patrimonio: ci si può rivolgere ad influencer più piccoli, che hanno tendenzialmente un engagement rate molto alto! Si possono anche omaggiare i creator con prodotti gratuiti, sperando anche solo in una loro menzione e in una reaction genuina. Il segreto è trovare qualcosa che possa accompagnare la loro quotidianità, per generare contenuti spontanei e frequenti. 

 

Quale social media ti ha fatto battere più il cuore? 💘